- Le mail e i messaggi contenuti in un cellulare e/o PC possono essere utilizzati come prova in una causa?
Sì, mail e messaggi costituiscono “evidenze digitali” e in quanto tali ne è possibile la presentazione al giudice per l’eventuale ammissione come fonte di prova.
- Che cos’è una “evidenza digitale”?
Si intende per “evidenza digitale” qualsiasi dato digitale (es. file audio – file video – file di testo – file immagine – file di database – ecc.) che sia memorizzato o trasmesso in formato digitale da dispositivi elettronici come: tablet, PC, fotocamera digitale, ipod, smartphone, iphone, ecc..
- Quali sono le misure tecniche che
devono essere assicurate affinché una “evidenza digitale” sia
utilizzabile in ambito processuale come fonte di prova?
Le “evidenze digitali” sono immateriali e fragili, quindi facilmente alterabili e danneggiabili.
Il Codice di Procedura Penale prevede che, per l’accertamento di tracce e altri effetti materiali del reato in relazione a sistemi informatici o telematici, vengano adottate misure tecniche dirette ad assicurare:
- la conservazione dei dati originali;
- l’inalterabilità;
- la conformità dei dati acquisiti a quelli originali;
- l’integrità;
- l'immodificabilità.
- Quale disciplina si occupa di
garantire le caratteristiche essenziali affinché una “evidenza
digitale” sia utilizzabile in ambito processuale come fonte di prova?
L’Informatica Forense (Digital Forensics) è la disciplina che consiste nell’estensione alla tecnologia informatica di teorie, principi e prassi proprie delle scienze forensi con lo scopo principale di garantire l’integrità, l’autenticità, la veridicità, e la completezza della “evidenza digitale”.
L’Informatica Forense, attraverso professionisti dotati di specifiche competenze informatico/giuridiche (Consulente Informatico Forense o “Digital Forensics Examiner”) si occupa della:
- identificazione
- acquisizione
- analisi
- presentazione
- Quali strumenti utilizza un Consulente Informatico Forense?
Il Consulente Informatico Forense procede all’individuazione e concreta applicazione delle migliori modalità di acquisizione e analisi dei dati, mediante l’utilizzo di:
- Tool Forensics: software e hardware per il supporto tecnico;
- Best Practices: prassi operative per tecnici e operatori del diritto.
- Quali sono le principali informazioni che tramite procedure di Informatica Forense si possono trarre dai cellulari?
Dai cellulari si possono estrarre in particolare le seguenti informazioni:
- l’elenco dei contatti (nome, cognome, indirizzo, foto del contatto);
- l’elenco delle chiamate in entrate, chiamate perse, chiamate uscenti;
- i dati dell’agenda elettronica (riunioni, appuntamenti, memo, attività, note, ecc.);
- l’elenco degli SMS, MMS, messaggi con “imessage”, messaggi di posta elettronica con allegati;
- l’elenco dei post di WhatsApp e di altre App di messaggistica (es. Telegram – Facebook Messenger – Skype, ecc.);
- i file immagine, i file video, i file audio, e le registrazioni vocali;
- le coordinate memorizzate nelle immagini effettuate dalla fotocamera digitale incorporata nel cellulare;
- l’elenco delle connessioni Wi-Fi e Internet.
- Quali sono le principali attività che tramite procedure di Informatica Forense si possono effettuare sui PC?
Il Consulente Informatico Forense può effettuare sui PC le seguenti principali attività:
- recupero di posta elettronica giacente, suddivisa in: posta ricevuta/inviata e bozze/posta cancellata;
- recupero file cancellati (Data Recovery);
- ricerca delle password presenti nel PC (software e account);
- ricerca di file per i quali è stata modificata di proposito l’estensione per nasconderli;
- estrazione cronologia delle visite effettuate sui siti web;
- individuazione di testi presenti sui social network o nelle chat frequentate dall'utente;
- ricerca di file di documenti ad esempio Microsoft Office, documenti di OpenOffice e file PDF;
- ricerca di file immagine con estensione: JPEG , GIF, TIFF , PNG e BMP.
- Qual è il costo di una Consulenza Informatica Forense?
I costi delle consulenze informatiche forensi si differenziano in base al caso specifico, poiché l’attività varia in base a diversi parametri (tipo e modello di dispositivo, capacità di memoria, quantità di dati, complessità dell’analisi, ecc.).
Nell’ambito dei processi civili o penali non esistono tabelle di riferimento per la quantificazione dei costi delle perizie di Informatica Forense:
- se si tratta di Consulenze Tecniche d’Ufficio (CTU) per la Pubblica Amministrazione il costo della Perizia Informatica Forense viene calcolato utilizzando il parametro delle vacazioni;
- per le Consulenze Tecniche di Parte
(CTP) invece il calcolo del preventivo viene fatto a consuntivo oppure
a ore, soprattutto nel caso in cui l’attività di CTP preveda la
partecipazione a Operazioni Peritali gestite da consulenti terzi, la
cui complessità e durata non è prevedibile a priori.
Informatica Forense - Domande Frequenti
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